Storia

Nato nel 1996 per volere del Maestro Carlo Ipata, direttore dell’ensemble Auser Musici e del progetto di valorizzazione della musica antica toscana Tesori Musicali Toscani, il Festival inizialmente si svolgeva esclusivamente nel periodo pasquale con la dicitura “Concerti della Settimana Santa”.

Specifico scopo del Festival, da sempre compartecipato dalle Amministrazioni locali, provinciali e regionali, era ed è quello di valorizzare la musica antica nei luoghi in cui essa veniva originariamente eseguita attraverso concerti di rilevanza internazionale. Le Chiese, le Ville, i Palazzi, e tutti quei luoghi “dimenticati” dalle guide turistiche o comunque poco conosciuti e apprezzati, ricevono così nuova energia e il pubblico si appassiona alla musica e agli ambienti, incentivando il turismo culturale del territorio.

Con l’obiettivo di ampliare l’offerta musicale e svincolarsi dalla necessità di eseguire troppo spesso programmi esclusivamente sacri, più confacenti al periodo pasquale nelle numerose chiese partecipanti, dal 2004 il Festival iniziò a “sdoppiarsi” nel periodo primaverile e in quello estivo, soddisfacendo così anche alla maggiore fruibilità da parte del turismo estero.

Nel 2006 il Festival entra a far parte del prestigioso organismo internazionale R.E.M.A. (Rete Europea della Musica Antica), grazie al quale ha potuto sviluppare importanti sinergie internazionali, come ad esempio l’ormai stabile partnership con il Festival sloveno Sevicq.

Dal 2007 poi il Festival si è concentrato sul solo periodo estivo di giugno-luglio, abbandonando completamente il titolo e il periodo dei Concerti della Settimana Santa.

Si sono esibiti presso il Festival Toscano di Musica Antica prestigiosi ensemble italiani come La Venexiana, l’Hommé Armée e i Modo Antiquo, e ancor più celebri ensemble e solisti esteri come Rolf Lislevand (Norvegia), Dan Laurin (Norvegia), i Villancico (Svezia), The Soloists of Catherine the Great (Russia), The Croatian Baroque Orchestra (Croazia) e molti altri ancora.

Il ruolo dell’ensemble in residenza del Festival, Auser Musici, è stato quello di proporre, per ogni edizione, una produzione dedicata al repertorio toscano inedito. Sono stati ad esempio proposti programmi interamente dedicati a J.C. Lidarti, L. Boccherini, G.M. Cambini, ecc.

Hanno spesso accompagnato il Festival Masterclass, convegni e soprattutto presentazioni storico-artistiche, prima del concerto, dei luoghi in cui gli spettatori attendevano l’esibizione dei musicisti.

Nel 2009 Carlo Ipata ha ceduto il timone della direzione artistica a Enrico Bellei, già direttore della rassegna modenese Grandezze e Meraviglie, per poi riprenderne la guida nel 2011.

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